Remo Ruffini (sinistra), Roy P. Kerr (centro) e sua moglie Margareth (destra) a casa di Stephen Hawking il 21 giugno 2017.

Immagine riprodotta dalla copertina di Physics Today, vol. 24, 1971, col permesso di American Institute of Physics. La figura rappresenta l'interpretazione di un buco nero nello spazio fatta da Helmut Wimmer, Art Supervisor dello American Museum-Hayden Planetarium of the Hayden Planetarium di New York. Il dipinto è stato realizzato per la copertina del volume 24 della rivista scientifica Physics Today, 1971, celebrando l'articolo "Introducing the Black Hole" di Remo Ruffini e John Archibald Wheeler. Il dipinto originale in olio su tela si trova nella Fine Hall Math-Physics Library alla Princeton University negli Stati Uniti.

Conferenza

I buchi neri nell'Universo

I lavori sviluppat a Princeton da John A. Wheeler e Remo Rufni nel 1967 hanno avuto un impato globale con l'introduzione del conceto di "Buco nero” in astrofsica. Saranno narrati degli interessant aneddoti, che hanno avuto luogo alla Vallée des Merveilles con i Prof. Cécile Morete e Bryce DeWit. 

La più grande avventura scientfca fno ad oggi è appena stata intrapresa, grazie ad un numero impressionante di osservatori nello spazio e sulla superfcie terrestre, motvat dallo studio dei buchi neri. Ogni giorno vengono osservat molteplici buchi neri in tuto l'Universo, con delle masse di 10 alla 10 miliardi di masse solari.

Durata: 45-60 minuti.

Relatore

Remo Ruffini

Remo Ruffini è direttore dell'ICRANet, International Centre for Relativistic Astrophysics Network. È stato presidente dell'International Centre for Relativistic Astrophysics (ICRA) e direttore del Dottorato Internazionale di Astrofisica Relativistica (IRAP PhD). 

Laurea in fisica nel 1966 all'Università di Roma "La Sapienza". È stato quindi ricercatore alla Mainz Academy of Science, di Magonza (Germania), lavorando con Pascual Jordan, poi membro dell'Institute for Advanced Studies a Princeton e, più tardi, assistente ricercatore alla Princeton University. Nel 1975, è stato visiting professor all'Università di Kyoto (Giappone) e a quella di Perth (Australia Occidentale). Nel 1976 è diventato professore ordinario di fisica teorica all'Università di Catania e, due anni più tardi, all'Università di Roma "La Sapienza". Nel 1985 è stato eletto presidente dell'International Centre for Relativistic Astrophysics (ICRA). Nel 1984 è stato cofondatore, con Abdus Salam, dei Meeting Marcel Grossman. Ha collaborato con la NASA come membro dell'unità operativa per l'uso scientifico delle stazioni spaziali (1986-1990). Nel 1987 è diventato presidente dei Meeting Italo-Coreani sull'Astrofisica Relativistica. Negli anni 1989-1993 è stato presidente del Comitato Scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana. Nel 2005 ha fondato l'ICRANet di cui ne è l'attuale direttore. 

Il suo lavoro teorico ha condotto al concetto di stelle di bosoni. Il suo articolo con John Wheeler nel 1971 ha introdotto per la prima volta in astrofisica il concetto di "buco nero". Con Demetrios Christodoulou ha stabilito le trasformazioni reversibili e irreversibili di un buco nero e ne ha fornito la formula per un buco nero di Kerr-Newmann dotato di carica, massa e momento angolare. Il suo lavoro ha inoltre portato all'identificazione dei primi buchi neri nella nostra galassia. Insieme al suo studente C. Rhoades, ha stabilito il limite assoluto più alto di massa per le stelle di neutroni e, con il suo studente Robert Leach, ha utilizzato tale limite per fissare il paradigma che ha reso possibile l'identificazione del primo buco nero nella nostra galassia, Cygnus X-1, usando i dati del satellite Uhuru di Riccardo Giacconi e del suo gruppo. Con i suoi studenti Calzetti, Giavalisco, Song e Taraglio, ha sviluppato il ruolo delle strutture dei frattali in cosmologia. Insieme al suo collaboratore T. Damour, ha suggerito l'applicabilità del processo Heisenberg-Euler-Schwinger di creazione di coppie particella-antiparticella nella fisica dei buchi neri e identificato la diadosfera in cui questi processi avvengono. I lampi gamma (GRBs) sembrano fornire la prova fondata di tale processo di creazione in astrofisica, prioritari all'osservazione di tale fenomeno in esperimenti sulla Terra, e rappresentano la prima prova del processo di estrazione di energia dai buchi neri. 

Per i suoi contributi alla fisica dei buchi neri, Ruffini ha vinto l'Abraham Cressy Morrison Award dell'Accademia delle Scienze di New York nel 1972.

Co-autore di più di 800 articoli scientifici e di numerosi libri di astrofisica relativistica, tra i quali: con J. Bardeen, B. Carter, H. Gursky, S. Hawking, I. Novikov, and K. Thorne: ʺBlack holesʺ, Ed. B. and C. de Witt, Gordon and Breach, New York, 1973. Con M. Rees and J.A. Wheeler: ʺBlack Holes, Gravitational Waves and Cosmologyʺ, Gordon and Breach N.Y. 1974. Con H.Gursky: ʺNeutron Stars, Black Holes and Binaries Sourcesʺ, D. Reidel, Dordrecht, 1975. Con R. Giacconi et al.: ʺPhysics and Astrophysics of Neutron Stars Black Holesʺ, North Holland Pub. Co. Amsterdam 1978; Second Edition, Cambridge Scientific Publishers, 2009. Con Humitaka Sato: ʺBlack Holesʺ, in giapponese, Chuo Koron-Sha, Tokyo 1976. Con Fang Li Zhi: ʺBasic Concepts in Relativistic Astrophysicsʺ, in cinese, Science Press, Beijing 1981, in inglese, World Scientific, Singapore 1983. Con Francesco Melchiorri: ʺGamow Cosmologyʺ, North Holland Pub. Co., Amsterdam,1986. Con H. Ohanian: ʺGravitation and Spacetimeʺ W.W. Norton and Co., New York 1976; in italiano (Zanichelli, Bologna 1997), in coreano (W.W. Norton and Shin Won Agency Co., Seoul 2001.) ed in cinese (China Science Publishing, 2007); third edition, Cambridge University Press, 2013.

Per più informazione:

 https://it.wikipedia.org/wiki/Remo_Ruffini

Dove:
Sala Conferenze Valpolicella Benaco Banca BCC.

Indirizzo: Via dell'Artigianato 5, Marano di Valpolicella (VR).

Quando:
Venerdì 27 settembre 2024 alle ore 20.30

Grazie a tutti!